Introduzione

BIM, il futuro è già iniziato

Introduzione al BIM

La rivoluzione è arrivata circa 15 anni fa, quando il BIM ha cambiato radicalmente il modo di progettare. Fino ad allora nella maggioranza dei casi si lavorava su sistemi CAD. Soluzioni software, prevalentemente bidimensionali, pensate come simulatori del vecchio tecnigrafo e basate su elementi geometrici quali linee, cerchi e derivati.

Ma c’era già, anche se solo una piccola minoranza, chi utilizzava soluzioni parametriche tridimensionali, nelle quali le più comuni operazioni ripetitive erano svolte automaticamente dal software.

La novità portata dal BIM non è stata tanto nelle soluzioni – alcune già presenti sul mercato sono state parzialmente adattate – quanto nel metodo.
Le informazioni (la I di BIM) sono state messe al centro del processo.

I paesi anglosassoni, per primi hanno introdotto in modo massivo la metodologia BIM, avvantaggiati dalla struttura degli studi tecnici che ben si prestava ad accogliere un sistema in grado di gestire contemporaneamente tutte le discipline per tutte le fasi del processo edilizio.

In ambito BIM si progetta utilizzando elementi architettonici che si comportano, nel modello digitale, esattamente come si comporterebbero gli elementi reali. Il modello BIM di un edificio contiene tutti gli elementi strutturali, le parti architettoniche e gli impianti. Ciascun progettista o team di lavoro è responsabile per la propria parte di progetto, ma vede e si relaziona con tutti gli elementi del progetto.

Gli architetti, oltre ad essere responsabili del progetto architettonico, sono molto spesso responsabili di tutto il progetto, vedono, interrogano e si relazionano con le strutture, anche se non le possono modificare.

Architetti e strutturisti, a loro volta vedono, interrogano e si relazionano con gli impianti, anche se non li possono modificare. Gli impiantisti vedono e si relazionano con i progetti architettonico e strutturale anche se non li possono modificare.

Nel progetto BIM tutte le discipline vengono sviluppate pressoché contemporaneamente e periodicamente, ogni settimana, ma anche ogni giorno, in certe fasi del progetto, si verificano ed eventualmente si adeguano le une alle altre. Il sistema è basato su di un unico data base centrale, il dato gestito è univoco.
Non è mai consentito duplicare i dati, una modifica in qualsiasi parte del modello si ripercuote su tutto il sistema.

Dal modello tridimensionale si estraggono, solo per comodità dei progettisti tramite viste opportunamente impostate: planimetrie, prospetti, sezioni, ma anche tabelle e abachi. Spesso per comodità, necessità di suddividere il lavoro su più progettisti si “spezza” il modello in più file che il sistema gestisce in modo assolutamente trasparente all’utente, che a differenza del vecchio CAD lavora su parti o elementi dell’edificio non su file. Il file di riferimento è caricato e scaricato dal software secondo le specifiche definite dal BIM Manager.